È passato circa un anno dal primo post sui GRAvatar sulle pagine di questo blog e finalmente la transizione a questa tecnologia che permette di identificare con un Avatar Globalmente Riconosciuto gli utenti dei nostri blog (attraverso una associazione icona = e-mail).
In parole povere il sistema di avatar che è presente nel servizio WordPress.com, che permette di identificare ciascun iscritto, ora è completamente appoggiato a quello fornito da GRAvatar. Se si è indicata una immagine nel proprio profilo utente da utilizzare come avatar per il blog o per i commenti questa verrà riusata in ogni sito che supporta tale tecnologia, anche se al di fuori del network di società e servizi che fanno capo ad Automattic!
Nella propria pagina del profilo è presente una icona simile a questa che mostra l’avatar attualmente in uso. Cliccando su questa icona si viene portati, attraverso una nuova finestra, su Gravatar.com (venendo automaticamente “loggati” con il proprio account, dove potremo eseguire una serie di operazioni.
Ad esempio possiamo cambiare il nostro avatar, caricando una nuova immagine dal nostro computer, indicando un indirizzo web di riferimento oppure scattando al momento una nuova foto con la nostra webcam (se l’abbiamo). Successivamente potremo ridimensionarla secondo le dimensioni previste dal sistema ed effettuarne una classificazione (per tutti, per adulti, etc). Alla fine avremo un form che permetterà di associare questa immagine all’indirizzo email che avremo indicato, oppure decidere di associare la stessa immagine a più indirizzi.
Una volta completate le operazioni non ci resterà che chiudere la finestra delle impostazioni di Gravatar. Ovviamente quelle descritte sono le funzioni base fornite da questo servizio e ci sono altre opzioni da poter personalizzare ed altre in preparazione.
Il team di sviluppo di informa che potrebbero accadere piccoli problemi nella gestione del proprio GRAvatar, man mano che gli utenti prendono possesso dello strumento ed invitano a contattare il servizio di supporto per risolverli in men che non si dica.
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Fonte: WordPress.com goes Gravatar crazy